giovedì 14 ottobre 2010

Mostri ammalati

Ecco un libro che mi va dalla testa allo stomaco: metro da sarta alla mano sono 41 cm e mezzo di altezza e 31 cm di larghezza. Ti ci puoi spaparanzare.  
Dentro non ci trovi una vera e propria storia ma un catalogo, un  catalogo di mostri ognuno con la propria malattia.  




Niente più paura, qui si ride e tanto. Soprattutto perché fra vomito, diarrea e pidocchi in queste paginone ce n'è per tutti i gusti e si sa, spesso ciò che più ci fa dire "bleah..." ci fa anche stare incollati lì a guardare.




Per ogni malattia troviamo la descrizione dei suoi tratti salienti, dei sintomi e della terapia per guarire. Così veniamo a sapere che la malattia del sonno provocata dalla mosca tse-tse fa piombare "in un sonno strano, popolato di gatti a due teste, di alberi che camminano, di fate brontolone  e di tagliaerba magici" e che il rimedio migliore è un bacio in stile Bella Addormentata. Scopriamo che allo yeti puzzano i piedi e, se è vero che a molti bambini diverte moltissimo constatare la puzza dei propri piedi, questo mostro non ne sembra poi così soddisfatto. Come rimedio l'autrice propone una "dieta a base di cibi totalmente privi di odore" (finalemnte qualcuno in linea con la mia teoria secondo cui non si mangiano le cose che puzzano!) e la scelta di calzini con disegnati sopra fiori profumati. 
Si spiegano poi le virtù calmanti dei chiodi di garofano e della valeriana, gli effetti benefici dell'ortica, del miele e della pipì di coccinella, che - ammetto - ancora non conoscevo.

Il vampiro in copertina ha il mal di denti, Barbablu ha i pidocchi (tiè), la Diavolessa ha l'angoscia (come la capisco...), e così via. 




Anche questo libro è ricco di dettagli e così diventa ancora più bello. Ad esempio sulla manica di un vestito è trascritta la storia di Barbablu, l'orco indossa delle ciabatte infradito con tanto di fiorellone al centro e uno strano animale (un pesce con le gambe e una coda non da pesce) indossa una maglia con scritti sopra tanti nomi di malattie, e qui sì che un po' mi vengono i brividi.  



Ma l'autrice fa sempre l'occhiolino al bambino lettore affiancando ad ogni mostro malato una noticina, ad esempio:

"Se in classe, 
il tuo compagno sostiene 
di avere un volatile nella testa, 
non è detto che abbia l'emicrania, 
solo potrebbe essere 
un poeta." 





La prima parola che puoi leggere in questo libro dal tratto e dai colori inconfondibili è "GRAZIE" (e questo, sapete, è sempre molto bello), seguito da tanti nomi di persone care all'autrice e sotto disegnato un grande cuore, ma non uno di quei cuoricioni che vedi dappertutto, no no, il disegno di un cuore vero, il scientificamente detto "muscolo cardiaco": ah... queste sì che sono soddisfazioni.  

Infine l'editore Signor Castoro ci avvisa che il libro è stato stampato "senza uso di farmaci" nel 2005, per la prima volta  italiana di questa illustratrice e autrice svizzera trasferitasi poi a Parigi. 


Emmanuelle Houdart
Mostri ammalati
trad. Pico Floridi
2005

4 commenti:

  1. il tuo commento al giveaway è bellissimo.
    bellissimo davvero!
    felice che tu sia arrivata a me :D
    ti salvo subito in google reader!
    GRAZIE e buona domenica!
    camilla

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  2. GRAZIE a te.
    Ti ho scovata per caso dal blog dei Topipittori e ne sono contenta ; >

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  3. Il tuo blog e' favoloso e siccome sono una lettrice ma anche una maestra, mi troverò' spesso qui, Grazie a te e a Camilla che condivide ogni volta ciò' che le piace.
    Alessandra.

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